L’ortodozonzia invisibile, a differenza dell’ortodonzia tradizionale, non utilizza attrezzature in metallo o staffe in ceramica, che sono chiaramente visibili, ma utilizza dispositivi completamente INVISIBILI.
I casi più diffusi che possiamo, eventualmente, osservare guardandoci allo specchio con attenzione sono i seguenti:
Distema, situazione nella quale vi è spazio tra gli incisivi che, quindi, non si toccano.
Affollamento, ovvero una carenza di spazio nella #bocca per cui i denti tendono a scontrarsi tra loro.
Sovramorso, quando la mascella e i #denti dell’arcata superiore sporgono in avanti rispetto alla mandibola e all’arcata inferiore.
Morso crociato o prognatismo, ovvero la condizione contraria con i denti dell’arcata inferiore che sporgono in avanti rispetto a quelli superiori.
Morso profondo, in questo caso, i molari si chiudono correttamente, mentre gli incisivi superiori coprono troppo quelli inferiori.
Morso aperto, ovvero quando i denti anteriori non si toccano nonostante la chiusura possa sembrare corretta.
In tutti questi casi, grazie ad un apparecchio è possibile risolvere il problema.
Ne guadagneremo non solo un sorriso sano e smagliante, ma anche una bocca in cui è più facile mantenere una corretta igiene orale. Se i denti sono più allineati, infatti, è più semplice pulirli quotidianamente in maniera efficace, riducendo così il rischio di carie dentale e malattie periodontali.
Alcuni dentisti, inoltre, sottolineano che, grazie al trattamento, si riduce anche la probabilità che si rompa un dente poiché diminuisce lo stress a cui le arcate dentali, le gengive, le mascelle e i muscoli sono sottoposte.